Scopriamo perchè ha scelto proprio la Swiss Throwdown per la ripresa della sua stagione da Competitior

Sguardo sereno, atteggiamento tranquillo, concentrazione totale: stasera parliamo di e con Iurii Marincenco, ucraino di Bologna, italiano d’anima e atleta elite di professione. Basta scambiare con lui poche parole, per capire che non puoi non volergli bene: sa quello che vuole, certo, è determinato e ha le idee chiare, ma è pacato, simpatico e onesto.

La scelta della gara

Onesto come quando racconta perché, in mezzo all’infinito panorama di gare sullo scenario italiano ed europeo, ha scelto proprio la prima edizione dello Swiss Throwdown: dopo Madrid e prima del tunnel open-quarter-semifinals voleva trovare una gara che lo mantenesse in forma, stimolandolo a livello di competitività e di fascino.

Ha influito, in parte, il fatto di non essere mai stato in Svizzera, e anche che molti amici, fra cui Enrico Zenoni, gliel’hanno consigliata, ma i fattori determinanti per scegliere questa gara adocchiata su Instagram sono stati altri:

  • organizzazione perfetta,
  • disponibilità degli organizzatori (non ha avuto la wild card, ma essendo un elite gli è stata concessa la qualifica gratuita) e
  • prize money.

Sì torna ancora questo tema, su cui Iurii è stato categorico: partecipare a una gara ha dei costi fissi importanti, e d’altronde lui vive per e di questo.

Al Swiss Throwdown i premi erano dichiarati in anticipo, e non c’erano solo quelli per il podio (1.500 CHF al primo, 1.000 al secondo, 700 al terzo): a ogni wod vinto l’atleta Elite si assicurava ulteriori 500 franchi svizzeri.

Tutto messo per iscritto: chi vuole essere un professionista non può fare a meno di gareggiare anche per soldi. Conferma Iurii.

Iurii Nell’evento THOR – un ladder-up di deadlift, proprio uno degli esercizi su cui più ha dovuto lavorare

Iurii e il CrossFit®

C’è tanto, tantissimo CrossFit® nella vita di Iurii: coach delle classi, personal trainer e anche organizzatore di qualche programmazione ad hoc.

Per il proprio allenamento segue On Air di Andrea Barbotti da tanti anni; ha con lui un ottimo rapporto, e da quando ha raggiunto i Semifinals si è meritato uno status speciale, con una programmazione ancora più personalizzata e specifica, come è giusto che sia.

Lavorano tanto sulle weakness, che Iurii non ci rivela, perché sarebbe come scoprire il fianco all’avversario. Alla fine gliene strappo una: il deadlift, un ottimo esempio di come il lavoro in team con il suo coach stia pagando, al punto che in gara ha sollevato, in un ladder-up che partiva da 170, 250kg (nemmeno lui se lo aspettava) seguiti da 25 colpi in 40” a 140. Fatevi due conti…!

I risultati della gara: secondo posto overall

La gara, giustappunto: organizzazione perfetta, nulla che non ci si potesse aspettare dagli Svizzeri.

Gli organizzatori sono professionisti di questo tipo di eventi, e tali si sono dimostrati anche questa volta. Giudici imparziali e giusti al punto che, cito, “anche durante l’esercizio mi sono reso conto che le (poche) no-rep che ho preso erano indiscutibilmente no-rep”, livello alto, pubblico numeroso sia il sabato sia la domenica, e molto caloroso: la community non è mancata, e Iurii si è sentito come a casa.

Proprio il wod con i deadlift, in questo senso, è stato un momento di forte connessione con gli spettatori, ed è grato a tutti coloro che l’hanno sostenuto.

E il risultato? Terzo alle qualifiche, secondo in gara.

È mancato davvero poco per vincere, ma l’esperienza è stata super positiva, ha messo altre conoscenze nel bagaglio, sia in termini di performance, sia in termini di amicizie con atleti e organizzatori.

Iurii sul podio

Resta giusto il tempo per salutarsi e darsi appuntamento ai floor 2023 (l’obiettivo è uno ma non lo citiamo perché siamo un po’ scaramantici), ringraziando chi gli permette di fare la vita da atleta professionista: Fittest Freakest, Ruster Fitness Italia, Vitamin Store e Immobiliare Baiesi, il cui titolare è un atleta del box che crede tanto nel futuro di Iurii e lo sostiene in modo speciale.

E li ringraziamo anche noi: se vogliamo avere atleti italiani sempre più forti abbiamo bisogno che in tanti continuino a credere e investire in loro!

1 Comment

  1. […] ha detto settimana scorsa Marincenco, lo ripete oggi Elisa: se si vuole fare qualcosa di grande in Italia bisogna superare il localismo […]

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