Analizziamo il tasso di infortuni del CrossFit® attraverso uno studio della National Library of Medicine. E rispetto ad altri sport come il calcio, basket, sollevamento pesi?

CrossFit 101: Training Right & Preventing Injuries - CrossFit Performance

Ne abbiamo parlato tanto, il CrossFit® non è pericoloso se fatto bene e se si viene seguiti da un buon coach. Questo è l’assunto principale di tutto e sta a monte di ogni studio ed analisi. Soprattutto per chi è alle prime armi è fondamentale avere al proprio fianco qualcuno che possa indirizzarci e correggerci negli n-mila movimenti che durante un allenamento HIIT (High Intensity Interval Training) andiamo ad eseguire.

Detto questo sappiamo bene che però non è possibile azzerare il rischio di infortunio; questo vale per qualsiasi attività sportiva, e il CrossFit® non fa eccezione.

Ma veniamo al punto, quanto è il rischio di farsi male in questa nostra attività? O meglio, qual’è il tasso di infortunio del CrossFit® se paragonato ad altri sport?

Qui ci vengono in aiuto alcuni studi e test prettamente eseguiti negli US che andremo a riportare. Le fonti dei dati le trovate in calce all’articolo.

Prendiamo in esame questi sport:

  • CrossFit®
  • Sollevamento Pesi
  • Calcio
  • Basket

Iniziamo dal quello che ci interessa maggiormente, il CrossFit® e vediamo i dati della National Library of Medicine degli Stati Uniti che cosa ci dicono a proposito.

Il tasso di infortunio nel CrossFit®: lo studio

Iniziamo a capire com’è stato condotto questo studio che di fatto si sostanzia in una survey durata ben 4 anni su un campione di 3 mila persone. E’ stato utilizzato un questionario con 33 domande, alcune a risposta chiusa, altre a risposta aperta che consentivano ai partecipanti di elaborare le proprie considerazioni.

Domande che prendono in esame vari parametri tra cui la frequenza di allenamento, il sesso, le modalittà di allenamento e infine domande più dettagliate sulla propria storia in relazione agli infortuni, qualsiasi essi siano. Per omogeneizzare il più possibile il tutto, è stata fornita una definizione che perimetrasse il concetto di infortunio:

Qualsiasi lesione muscolare, tendinea, ossea, articolare o dei legamenti subita durante l’esecuzione di allenamenti che ha comportato la consultazione di un medico e che ha costretto il soggetto di fatto ad interrompere o ridurre l’ attività fisica“.

Inoltre, è stato chiesto di indicare la parte del corpo che ha subito l’infortunio e descrivere la tipologia di lesione.

Per determinare il tasso di infortuni occorre considerare la differente frequenza dei soggetti negli allenamenti: più la frequenza è alta e più si è esposti ad un rischio maggiore. E’ stato utilizzato il numero totale di infortuni riportati dai partecipanti come numeratore. Per il denominatore, è stata creata una variabile che “bilancia” l’esposizione di un partecipante al rischio di subire un infortunio ipotizzando quindi che tutti i partecipanti facciano delle sessioni di allenamento da un ora moltiplicandolo per il numero totale di settimane durante l’anno (vale a dire: 1 ora/sessione × frequenza di allenamenti a settimana × settimane nell’anno).

Il risultato è che lo studio è stato “normalizzato” su un denominatore di 1000 ore.

I risultati dello studio: un tasso di infortunio basso

Potremmo riassumere i risultati in questa frase del National Institute of Health che ha condotto lo studio con questa frase:

In linea generale, e sulla base di un numero massimo dichiarato di ore di allenamento settimanale, il tasso di infortuni è di 0,27 per 1000 ore (femmine: 0,28; maschi: 0,26). Mentre su un numero minimo di ore di allenamento settimanale il tasso di infortuno di 0,74 per 1000 ore (femmine: 0,78; maschi: 0,70).

Quindi, riassumendo, è stato rilevato un tasso di infortunio nel CrossFit® pari a 0,27 su 1000 ore.

Alcuni dati interessanti:

  • gli atleti con 3 anni o più di esperienza subiscono mediamente più infortuni (43,1%) rispetto a chi lo pratica da 1 a 3 anni (38,8%)
  • chi si allena mediamente meno di 3 volte a settimana ha un incidenza di infortunio su denominatore di 1000 ore maggiore rispetto a chi si allena da 5 ore in su.
  • Non ci sono molte differenze tra maschi e femmine
  • Non vengono rilevate molte differenze tra le varie fasce d’età. Tuttavia è stato riscontrato un leggerissimo aumento dell’incidenza dopo i 45 anni (tasso di 0.30 su 1000h)
  • Le spalle sono la parte del corpo più colpita, seguita dalla schiena e ginocchia.

Quali sono le parti del corpo più soggette ad infortuni nel CrossFit®?

Ecco il break down delle parti del corpo più esposte secondo questa survey:

National Institute of Health

Ora veniamo agli altri sport.

Saremo un po più sintetici e ci limitiamo a riportare i dati che abbiamo recuperato ancorché le analisi sono state condotte con logiche similari ma non sempre paragonabili in quanto gli studi sono differenti, così come le fonti e i vari campionamenti.

Infortuni nel Sollevamento Pesi

Secondo uno studio della British journal of sports medicine il tasso medio di infortunio oscilla da un 2,4 a 3,3 sempre su un monte di 1000 ore di allenamento, un tasso comunque ancora piuttosto basso che pone il Weightlifting in una condizione di “safe sport”.

Infortuni nel Calcio

Sempre secondo uno studio della National Institutes of Health degli US, il calcio determina un tasso di infortuni che va da un minimo di 4 ad un massimo di 35 ogni 1000 ore. Questa forchetta ampia dovuta dalle peculiarità di questo sport che, a differenza del CrossFit, vede i parametri schizzare nel momento che un atleta aumenta l’intensità degli allenamenti e ancor più se le ore di allenamento prendono in considerazione anche le partite.

In sostanza se ti alleni e basta in modo amatoriale è dimostrato che si ha un tasso di infortunio attorno a 4. Se entrano in gioco nel campione partite effettive e il livello aumento da amatore a semi/professionista, il tasso di infortuni può arrivare addirittura a 35.

Infortuni nel Basket

Veniamo all’ultimo sport in esame. Qual’è la probabilità di infortunarsi giocando a basket?

Qui ci viene in soccorso uno studio riportato da ScienceDirect. Su un totale di 10mila giocatori abituali di basket viene riportato un tasso di inforuni pari a 18 in riferimento a 1000 ore di allenamento.

Questo tasso aumenta a 24,7 se prendiamo in esame anche le ore di gioco/partita effettive.


Fonti:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6201188/

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S144024400180030X

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8961375/

https://evidencestrong.com/injuries-in-olympic-weightlifting-and-powerlifting

http://zatoka.icm.edu.pl/acclin/vol_2_issue_3/acclin_7_05_adamczyk_236-250.pdf

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