Si è conclusa domenica sera (lunedì notte ora italiana) la 12° edizione del TYR Wodapalooza di Miami, probabilmente la gara più importante e partecipata della off-season.

Ogni anno concede spettacolo, sorprese e curiosità in vista dei sempre più imminenti CrossFit Open, che quest’anno partiranno dal 29 febbraio 2024. È stata una edizione caratterizzata anche da una notevole presenza tricolore in molte delle categorie previste: tra gli altri, Elisa Fuliano ormai sempre più atleta internazionale, che l’anno scorso aveva partecipato come individual, nel team élite “Reebok Crew” con l’americana Alison Scudds e la sudafricana Michelle Basnett.

L’evento, durato 4 giorni e diviso in base alle categorie, ha dovuto fronteggiare il sempre più mutevole clima della Florida: infatti, abbiamo potuto assistere sia a momenti di sole e caldo sia di pioggia fitta, che nella maggior parte dei casi ha causato dei cambi dell’ultimo momento all’interno dei workout. Nonostante questo, tutti gli atleti in gara hanno dato spettacolo dandosi battaglia e cercando di portarsi a casa uno dei montepremi più ricchi tra le gare internazionali.

I risultati del Wodapalooza 2024

Ecco i risultati del Wodapalooza 2024. Vediamo com’è andata partendo proprio da due successi che danno lustro al movimento CrossFit italiano, in particolare quello Master. Nella categoria 35-39 women vince la veterana Antea Longo: la coach e owner di CrossFit FFA si porta a casa la vittoria di una delle gare più importanti e una soddisfazione che vale una carriera invidiabile. La lotta è stata principalmente contro le americane e la francese Andreani, poi arrivata terza, ma l’atleta Demantur non ha mollato in nessun workout, chiudendoli sempre in top 4 e vincendo la finale, dimostrando che può sempre distinguersi in una categoria che ogni anno che passa diventa sempre più agguerrita.

Seguono a ruota “Old Italians Young” di Michele Gardini, Giuseppe Girelli e Tommaso Ruggieri in RX master team. Da unico team europeo di categoria si portano a casa una vittoria per nulla scontata, dovendo affrontare alcuni dei più forti atleti americani, gestendo nel modo migliore per loro ogni workout, tra cui due vinti e piazzamenti (ad eccezione del secondo) sempre in top 4; il tutto documentato da un mai banale reportage del buon Matteo Fuzzi (R2F).

I primi due giorni di gara sono stati dedicati agli atleti individual, poiché, come l’anno scorso, l’organizzazione ha dato la possibilità agli atleti di gareggiare sia da soli sia in team nei giorni successivi. Partendo dalle donne, il verdetto espresso è quello di una Emma Cary vincitrice e in grande spolvero, dimostrando ogni anno che passa un livello di fitness sempre in crescita. Seguita da Gabi Migala e Danielle Brandon, le tre atlete games hanno formato un podio incontrastato sin dai primi workout: a parte la Cary nella prova di pesistica, nessuna delle 3 è mai uscita dalla top 10, mettendo in mostra una preparazione decisamente superiore alle altre. Con il ritorno di “Queen Toomey” saranno loro le principali antagoniste ai Games di agosto?

Negli uomini troviamo la seconda vittoria consecutiva di Ricky Garard che, a parte il primo workout, si piazza sempre e stabilmente nelle prime posizioni in ogni prova. Dopo aver recuperato dall’infortunio alla spalla che lo aveva tenuto ai box per diverso tempo, è tornato a mettersi in mostra in un palcoscenico importante come Miami, anticipando, probabilmente, ciò che vedremo quest’anno a Fort Worth. Edizione particolarmente positiva per gli atleti canadesi: eterno Brent Fikowski che, dopo il quarto posto dell’anno scorso, si prende il secondo gradino del podio; l’altro veterano Vellner, ormai di casa a Miami dopo aver vinto, sia a team che individual, alcune edizioni passate, chiude appena sotto al podio seguito da Jack Farlow e Sam Cournoyer. In evidente crescita il primo dei due, vista la giovane età ci aspettiamo che possa mettersi in mostra anche alle Semifinals prima e ai Games poi. Al terzo posto Sam Kwant, anche lui atleta ormai navigato, che con HWPO di “King Fraser” sta facendo un ottimo lavoro i cui frutti si sono visti in questi due giorni di gara.

Una menzione speciale non può che essere concessa a Gui Malheiros: nonostante un amaro nono posto preceduto da Khrennikov e Spencer Panchik, si mette come sempre in mostra nel weightlifting chiudendo, con apparente facilità, un complex di squat snatch + hang snatch a 140 kg. Nonostante sia ufficialmente off-season abbiamo potuto vedere ancora una volta un alto livello di fitness come si vede sempre a Miami; l’inizio della stagione non è lontano.

Venendo ai team, che hanno gareggiato sabato e domenica, come anticipato dal titolo Justin Medeiros dopo la delusione di agosto torna in gara e lo fa vincendo in team insieme al francese Georges e all’australiano Jay Crouch per il “Team GoWod”. Stabilmente al comando sin dal primo workout, non ne hanno mai chiuso uno fuori dalla top 4, nonostante abbiano vinto solo il primo. In ripresa dopo l’infortunio subito a Madison e una gara individual chiusa fuori dalla top 5 Roman Khrennikov, che con il “Team Picsil” insieme a Saxon Panchik e Jorge Fernandez chiudono al secondo posto. Calati nel finale Chandler Smith, Tola Morakinyo e l’atleta di casa Noah Ohlsen nel team “Ombrè Hombres”: dopo aver vinto 3 workout facendo esaltare il pubblico, perdono posizioni negli ultimi e chiudono la loro gara sul gradino più basso del podio.

In questo caso, la menzione speciale va al nostro atleta Iurii Marincenco, che chiude al 19° posto la sua gara a team insieme a Cazalis e Clements nel team “Velites Traincult”: dopo aver cambiato programmazione, questa potrebbe essere la stagione del riscatto per il ragazzo bolognese dopo la delusione dell’anno scorso.

Tra le donne non sono mancate le sorprese con la vittoria del team “Stronger than a 90s trend” formato da Kelsey Kiel, Emelie Lundberg e Kelly Baker. È stata una battaglia principalmente a 3 contro gli altri due team che sono arrivati a podio: Al 3° posto “Team Scandinian” composto da Matilde Garnes, Rebecka Vitesson e l’atleta di casa Anikha Greer, le quali pagano una falsa partenza nel primo workout, salvo poi riprendersi nei successivi. Al 2° posto invece, a sorpresa, si classifica il team “Rx Performance” di Antonia Falt-Kottulinski, Maria Langfors e Camilla Salomonsson Hellman. Dopo aver condotto praticamente tutta la gara, nella finale patiscono una prestazione negativa chiudendola all’undicesimo posto e perdendo la testa della classifica proprio alla fine.

Elisa e il suo team, invece, chiudono al 15° posto. Per loro, e per Elisa in particolare, questa edizione del WZA ha rappresentato un’occasione per mettersi in luce in un contesto internazionale supportate dallo sponsor Reebok. La prestazione sportiva è abbastanza poco giudicabile e condizionata dalla principale attenzione a preservarsi da infortuni soprattutto per Elisa che arriva da un fastidio alla caviglia dopo il Dubai Championship. Un week end just for fun e ci sta assolutamente.

Tuttavia, una nota negativa viene dal coverage fornito su YouTube: per un evento di questa portata è stato al di sotto delle aspettative, con inquadrature troppo lontane dai campi gara per fornrire un servizio comprensibile, raccogliendo commenti negativi dagli utenti collegati da ogni parte di America e del mondo. Speriamo che l’anno prossimo possa essere gestito in maniera diversa per rendere ancora più spettacolare uno degli eventi più belli e attesi di gennaio.

Con la cerimonia di premiazione si è conclusa anche questa edizione del TYR Wodapalooza che sancisce, in un certo senso, anche l’avvicinarsi della chiusura della off-season e il conto alla rovescia per la nuova stagione dei CrossFit Games, in gran parte rinnovati con l’ingresso di GoRuck al posto di Nobull.

GLI ALTRI ITALIANI IN GARA

Rx team men 25° posto “Italians” Gianmarco Borsellino, Vittorio de Luca, mattia Nasello

Master 40-44 women 5° posto Cristina Mainetti di workout Bareggio

Master 45-49 women 9° posto Barbara Macaluso di CrossFit Skydome

Master 50-54 women 2° posto Giorgia Donato di CrossFit Cervia

Master 60+ women 5° posto Jeannette Perret Gentil di CrossFit Modena

Intermediate team men 40° posto “Luffy zorro e sparrow” con Fabio Fiscella, Alessandro Lenzi, Tommaso Fallani; 53° posto “Alfredo sauce doesn’t exist” di Gabriele Ricciardi, Giacomo Valla, Mario Prudenza

Intermediate team women 18° posto “Team Quadzilla” di Elisabetta Marchesini, Laura e Martina di Biase; 49° “Pota Fauss” di Laura Boletti, Stella Ferrero e Alice Carera

Teen Boys 16-18 2° Lorenzo Pitruzzello di Melilli Warriors

(per tutte le classifiche di ogni categoria clicca qui)

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