Al via la seconda puntata di BarBell su YouTube per parlare della Busto Throwdown. Come? Scoprilo subito.

Il Palazzetto è quello delle grandi occasioni, la E-Work Arena il 18 e 19 febbraio ha ospitato la prima edizione della gara CrossFit® Licensed Busto Throwdown (affiliata “Affi”), un progetto nato in poco, pochissimo tempo, dalla mente di Diego De Bernardi (owner CrossFit Il Tempio dei Gladiatori), Piero Bertoldi e Jacopo Bertolio.

Si è conclusa domenica sera la prima edizione di Busto Throwdown, gara di CrossFit® che ha richiamato atleti da tutta Italia. La manifestazione, organizzata dall’associazione CrossFit-Il Tempio dei Gladiatori con il patrocinio di Regione Lombardia, Città di Busto Arsizio, si è svolta, come detto, presso l’E-Work Arena di Busto Arsizio.

La nostra redazione è stata presente principalmente come ospite del programma live BarBell, il neoformat di social talk ideato e condotto da Francesco Giardina in cui per la prima volta in assoluto si porta live un dibattito immediatamente post gara tra organizzatori e opinionisti dove, in un contesto assolutamente informale, viene analizzata la gara senza risparmiare osservazioni, confronti, critiche e ovviamente complimenti.

Un format sicuramente disruptive per il mondo agonistico del Functional Fitness e del CrossFit® in Italia non tanto con l’intento di far parlare di sè quanto con l’intento di far parlare la gara e mettere al centro l’organizzazione in un dibattito serio e professionale. E’ attraverso anche queste iniziative che si dà la giusta importanza ad una gara proprio come accade negli eventi sportivi più importanti e seguiti.

Questa puntata, assieme a noi di Dummies at the Box (Karen e Carlo), ha visto presente Antonio Sala (CrossFit® Games Athlete 2021) in veste di opinionista ed Elisa Romeo come co-conduttrice, a supporto di Francesco, che raccoglieva le domande del pubblico che poteva interagire online e non sono mancati gli interventi.

La puntata è durata circa un ora ma assicuriamo che visto il dibattito e gli argomenti sarebbe potuta benissimo durare anche il doppio in un avvincente botta e risposta con gli organizzatori che si sono prestati a questo confronto per far conoscere la loro neo gara. Non da tutti, complimenti! Ospite anche Luca Morassutto che ha fornito la sua view da head coach avendo seguito da vicino gli organizzatori in questa avventura e avendo infine coordinato il comparto Judge in modo impeccabile.

Quali saranno state le osservazioni e i commenti emersi in questa puntata?

–> Rivedi la puntata di BarBell su YouTube qui

In quanto alla gara, come detto prima, l’organizzazione ha scontato una tempistica molto ristretta tra la conferma della location e l’avvio delle iscrizioni rispetto ai Live. Questo è stato sicuramente il principale fattore penalizzante per una raccolta di iscrizioni che non è decollata (245 totali) ma che tutto sommato è stata in linea con le aspettative contando appunto il poco tempo a disposizione per far conoscere la gara.

Aspettative che, vista la buona riuscita della gara, promette sicuramente di crescere il prossimo anno in quanto possiamo affermare che si è rotto il ghiaccio e le persone, atleti e coach hanno avuto modo di toccare con mano e vedere una competizione ben organizzata e divertente.

Pic Courtesy @xaine91

Non mancava veramente nulla: il Palazzetto, E-work Arena, moderno, ampio ma sufficientemente raccolto per avere una perfetta visuale. Ampia area warm up in una sala palestra dedicata all’interno della struttura, area Vendor, area trattamenti e soprattutto workout che hanno testato gli atleti su ogni dominio. Proprio sui workout ci siamo soffermati particolarmente a commentarli nella puntata post gara di BarBell a cui vi rimandiamo per le considerazioni.

Per la prima edizione, l’organizzazione ha scelto un format semplice, solo Individual con le seguenti categorie:

  • Elite M – F
  • Master 35+ M
  • Master 40+ M – F
  • Regular M – F
  • Experience M – F

L’appuntamento è per il 2025

L’entusiasmo e il successo di questa seconda edizione fanno già ben sperare per il futuro. L’appuntamento è per il 2025 con la terza edizione di Busto Throwdown, che si preannuncia ancora più ricca e coinvolgente.

Già gli organizzatori hanno spoilerato una possibile data: 22 e 23 febbraio 2025. Sempre E-Work Arena.

I workout della Busto Throwdown

La discussione più accesa sul social talk BarBell ha riguardato proprio i workout in relazione allo stile al livello di difficoltà richiesto agli atleti in gara, in particolar modo il dibattito si è acceso sul secondo workout (Gymnastic) quello che prevedeva oggettivamente un livello di difficoltà maggiore nelle skill richieste confermato anche dai numeri di coloro che sono riusciti a chiuderlo. Ad esempio nei Regular solo 3 su 48 atleti presenti hanno portato a termine il wod e quasi nessuno ha deciso di scalare il movimento, cosa che penalizza troppo l’atleta che fa questa scelta.

La scrittura dei workout, come confermato durante la live post gara di BarBell, vede un forte marchio IF3 con i primi tre workout dedicati ognuno ad un dominio specifico (Metcon, Gymnastic, Strength) più un’ultima prova volta al classico mixed modality. Risulta molto chiara, come confermato in puntata, l’impronta IF3 nel disegno dei workout dove tipicamente gli atleti vengono testati su workout dedicati a singoli domini senza tralasciare il mix modality.

Da un punto di vista oggettivo, i due workout che hanno raccolto maggiormente il favore degli atleti e dello spettacolo sono il quarto e quello della finale (quelli non orientati ad un singolo dominio), in cui si sono visti dei bellissimi testa a testa che hanno esaltato chi è venuto a vedere la gara nel secondo giorno della Busto Throwdown.

Ecco i workout per la categoria Elite presentati alla prima edizione della Busto Throwdown

Le performance degli atleti alla Busto Throwdown

La categoria Elite Maschile si conferma una delle più avvincenti della gara con un buon livello mostrato dato dal fatto che tutti gli atleti hanno saputo gestire i workout presentati e le skill proposte. Come detto in precedenza, il workout relativo alla ginnastica ha fatto discutere per via del livello di difficoltà richiesto in un Cap Time di 14′ che non lasciava scampoli di recupero per spalle e braccia decisamente tassate da HSW e Ring MU.

Ecco qualche numero relativo al WOD 2:

  • 6,8% è il totale degli atleti Regular M che è riuscito a chiudere il workout
  • 248 la media di ripetizioni effettuate dai Regular, che significa arrivare a chiudere solo la prima wave del giro da tre
  • 2 gli atleti che hanno deciso di scalare il movimento nei Regular M
  • 2 le atlete delle Regular F che praticamente non avevano l’HSW
  • 5 gli Elite M che sono riusciti a chiuderlo; nessuna ragazza Elite.
  • 22 su 48 gli atleti Experience m che sono riusciti a chiudere il workout

I vincitori della Busto Throwdown

  • Vincitore della categoria Elite uomo Lorenzo Marafante dopo una bella battaglia sportiva con Fabrizio Coelli. Terzo Pietro Tarizzo.
  • La categoria Elite F purtroppo ha visto solo 3 iscritte che chiudono in quest’ordine: Chiara Fugazza, Elisabetta Marchesini e Tatiana Graur
  • Vince con buon margine Davide Scuderi per la categoria Master 35 M mentre Giuseppe Ferraro conquista la vittoria nei Master 40 al cospetto di Daniele Cibin
  • Vince tutti i workout Andries Florentina per le Master 40. Nella categoria Regular M vince Davide Bugata mentre Anna Bonomi strappa il primo posto per le Regular femminili.
  • Experience M vince Stefano Di Biase. Experience F vince Astrid Valisi

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