Considerazioni di una giornata al Training Camp Pro organizzato da Demantur con atleti CrossFit® Elite italiani e internazionali

Sabato 4 novembre abbiamo assistito alla seconda giornata del Training Camp Pro organizzato da Demantur presso CrossFit Altessano a Torino.

Ne avevamo già parlato tempo addietro dell’importanza di questi Training Camp soprattutto per gli atleti che puntano in alto e che, a tutti gli effetti, praticano CrossFit® a livello semi-professionistico o, in alcuni casi, professionistico.

In Italia noi assistemmo direttamente, ormai quasi 2 anni fa, al primo Semifinals Training Camp di Black Samba in occasione della preparazione di Valentina Magalotti in vista di Lowlands Throwdown valevole per la qualificazione ai CrossFit Games. Da quel momento in poi molta strada si è fatta anche prendendo spunto da quanto avviene, con più costanza e da più tempo, all’estero.

Coach Teo (Matteo Agnello) non è nuovo a queste iniziative e quest’anno ha voluto creare un’impalcatura che tiene conto di tutte le necessità dei vari atleti che seguono la sua programmazione (e non solo) sfruttando la rete territoriale che negli ultimi tempi è riuscito a consolidare. Di fatto questo appuntamento è il terzo di una tripletta di incontri tenutisi al Sud Italia (Puglia) e al Centro (Grosseto) con una sostanziale differenza rispetto agli altri due. Differenza che si evince già dal titolo: Training Camp Pro.

Gli atleti CrossFit® presenti al Training Camp Pro di Demantur

Il Training Camp di Torino è stato svolto in 3 giorni ed è prevalentemente rivolto, come dice il nome, ad atleti Pro che mirano a qualificarsi alle Semifinals di CrossFit®. La partecipazione è ampia grazie a 25 atleti (20 su invito più 5 ragazzi che seguono la programmazione Demantur) provenienti da tutta Italia con una nutrita presenza di ragazzi stranieri come Artemis Anestis, Nicole Heer, Claudia Gluck, Madeleine Persson, Jan Finkenberg, Sven Geens, Jan Matiaska, Colin Bossard e Aline Wirz. Anche tra gli atleti italiani troviamo un bel mix di ragazzi e ragazze non necessariamente tutti sotto l’alveo di Demantur ed è anche questo il plus di un evento di questo tipo: Enrico Zenoni, Jasmine Ghilardi, Tommaso Pieri, Elisa Fuliano, Pietro Anderloni, Federico Marra, Martina Borrini, Valentina Magalotti, Chiara Salandra e Antea Longo. Praticamente il Top Italiano.

E’ molto importante per atleti di questo livello sfruttare occasioni di fare Community anche con atleti che seguono altre programmazioni, utile per condividere esperienze e confrontarsi con altri atleti del proprio livello che durante l’anno sono abituati a lavorare in modi spesso differenti. Questo approccio è un win-win sia per gli atleti che per i coach che hanno modo da una parte di osservare i propri atleti rispetto agli altri e dall’altro di fare rete e Community dando in cambio qualcosa ad ognuno di loro: un consiglio nuovo, una differente opinione di stile e tecnica, nuovi approcci su lavori specifici ecc..

Atleti di CrossFit®, professionalità e professionismo

Assistendo a questo tipo di eventi, da esterni, la parola chiave che ci sentiamo di riportare è PROFESSIONISMO, oltre che professionalità.

Se la professionalità, a questo livello, ormai la diamo per scontata, il fattore Professionismo spesso si scontra con la realtà del CrossFit® italiano, un movimento in alcuni casi ancora poco maturo per poter assicurare una stabilità per chi decide (e ne ha le capacità) di fare l’atleta a tempo pieno. Al netto di questo, il Training Camp Pro di Demantur ha viceversa sviluppato un programma di tre giorni che ha permesso agli atleti di essere a tutti gli effetti dei professionisti, trattandoli come tali, cosa non sempre scontata.

Sono stati molti i dettagli messi in campo per far sì che ogni atleta ricevesse qualche nozione utile da spendere poi anche “a casa”. Hanno riscosso molto successo anche gli ottimi interventi di ospiti come il nutrizionista Francesco Ragone e del fisioterapista Leonardo Pinto che hanno fornito spunti tecnici agli atleti che non hanno lesinato in domande tecniche. Sabato abbiamo avuto modo di assistere all’intervento di Francesco Ragone che è stato da una parte tecnico ma anche comprensibilissimo anche per i non addetti ai lavori.

Struttura del Training Camp e dettagli curati

Tornando in modo specifico alla struttura del Training Camp Pro, la giornata di Sabato 4 Novembre è stata suddivisa in 4 grandi momenti:

  • Attivazione muscolare per la sessione di pesistica
  • Sessione di ginnastica con focus sugli anelli
  • Approfondimento teorico sulla nutrizione con il dott. Ragone
  • Midline e Workout di conditioning

Ogni sessione è stata strutturata in modo congruo con il volume generale della giornata e, per un occhio attento, in ogni momento, lavoro specifico o workout sono stati inseriti degli elementi su cui fare maggiormente attenzione: dettagli che al loro livello possono fare la differenza o piccoli esercizi che, per noi semplici utenti di classi ma “giornalisti d’assalto” ben strutturati ci sono sembrati particolarmente utili.

A titolo di esempio:

  • nella sessione di weightlifting particolare cura è stata data all’attivazione del gesto tramite un lavoro unconventional sulla pliometria e i coach hanno volto poi l’attenzione sulla velocità del drive nello snatch.
  • Sulla parte di ginnastica agli anelli, interessante la combo sulla tirata al petto in abbinamento poi all’Ice Cream Maker che prevede un’oscillazione agli anelli portando il busto sostanzialmente in L-Sit.
  • per il lavoro sulla Midline, che di fatto è stato quasi un vero workout, molta attenzione è stata data ai Pullover che rappresentano ormai un elemento che si potrebbe sempre di più ritrovare in gara. Coach Teo si sofferma sulla differenza tra Pullover con standard IF3 e Pullovers con standard CrossFit con ottima dimostrazione pratica, seppur lamenta che ultimamente non riesce ad allenarsi con costanza 🙂 Qual’è la differenza? Nel primo caso è richiesto uno strict pullup prima del pullover, nel secondo caso lo standard CrossFit® lascia libero spazio all’atleta di eseguire uno swing per ritrovarsi già in posizione di girata.
  • Sul workout di conditioning a chiusura di giornata la sfida era mantenere il giusto ritmo per riuscire a inanellare quante più rep possibili di Devil press nell’Emom strutturato come da immagine sotto. Ma dal nostro punto di vista l’elemento più tecnico più interessante erano i burpees facing over the line dove occorreva eseguire un saltino di 1 metro prima di rifare il burpees. In alcuni casi abbiamo notato un’esecuzione estremamente efficiente e smart nell’effettuare questo esercizio andando a minimizzare il salto a favore di un passo lungo che permetteva un dispendio sicuramente minore in termini energetici e di tempo. Dettagli sì, ma che si notano.

Questi sono solo alcuni dei dettagli che abbiamo potuto notare e che ci sentiamo confident di riportare consci del fatto che la giornata ha permesso ad ogni singolo atleta di ricevere feedback personalizzati in base alle proprie necessità.

Questo è sicuramente anche opera di chi ha disegnato l’intero lavoro su tutti i 3 giorni di Training Camp e di chi ha svolto un lavoro prezioso di assistenza agli atleti. Facciamo pertanto riferimento non solo a coach Matteo Agnello ma anche a Matteo Fiorani e Jonathan Mercurio.

Altri dettagli li troverete sulla nostra pagine Instagram e presto su YouTube con Coach Teo grazie ad un’intervista a tutto campo.

Siamo spesso esterofili, soprattutto nel CrossFit® com’è anche ovvio che sia, ma questa occasione, come altre similari che abbiamo visto ultimamente, sono state utili a dimostrare che i nostri atleti, coach e addetti ai lavori possono essere ugualmente attrattivi e competenti.

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