Hyrox World Series sbarca per la prima volta a Milano. Come funziona, perché piace e dove desta qualche perplessità

Hyrox World Series sbarca per la prima volta a Milano il week end appena trascorso e noi abbiamo dato un occhio veloce a questo evento che sta prendendo piede in tutto il mondo. Migliaia di iscritti (più di 2500) hanno partecipato a questa sfida che si è svolta sabato 7 ottobre in un Padiglione intero dell’Allianz MiCo, la vecchia Fiera al Portello di Milano totalmente ristrutturata ed adibita a centro congressi, attualmente il più grande d’Europa.

Sabato il Padiglione centrale è stato totalmente dedicato al fitness accogliendo atleti da tutta Europa che hanno sfidato se stessi in un format standard, uguale in tutto il mondo. Atleti provenienti da varie discipline, crossfitter, triatleti, qualche personaggio famoso o semplici persone a cui piace stare in forma, si sono cimentate in quello che sembra essere uno dei trend del momento.

Nell’articolo qualche considerazione per capire se sarà solo una moda passeggera o un format sempre più di successo nel tempo.

Cos’è Hyrox e come funziona

Iniziamo col dire che Hyrox è fondamentalmente una competizione con un format identico ovunque si svolge e che mixa la corsa con 8 prove uguali per tutti.

L’atleta deve completare 8km di corsa dove ad ogni chilometro deve affrontare una prova (8 in totale) tipicamente di carattere funzionale. All’interno del padiglione quindi viene allestito un anello per correre di 500 mt e all’interno le varie stazioni comprendenti:

  • Ski Erg 1000 mt
  • Sled Push 50 mt
  • Sled Pull 50 mt
  • Burpees broad Jump 80 mt
  • Rowing 1000mt
  • Farmers Carry KTB 100 mt
  • Sandbag Lunges 100 mt
  • Wall Balls 100

Ogni categoria ha un livello di difficoltà maggiore o minore come ad esempio il peso della medball o i chili caricati sulla slitta. Inoltre esistono varie modalità cui cimentarsi se non si è pronti per provare ad effettuare Hyrox in solitaria. C’è la possibilità di eseguirla in Doppio così come in staffetta composta da quattro componenti dove è richiesto di effettuare 2km di corsa e 2 prove a testa a scelta.

Ogni 10 minuti circa parte una batteria di atleti in modo tale da garantire a tutti gli iscritti di gareggiare nella stessa giornata. Il tempo medio di una Hyrox fatta in singolo è di 1 ora e 32 minuti ma chiaramente tutto dipende dal proprio livello e dalla propria preparazione. Alcuni atleti ci hanno impiegato 3 ore mentre il record mondiale è detenuto da Hunter Mcintyre con 55minuti (ex Crossfitter di medio alto livello) e Lauren Weeks con 63 minuti.

Insomma, ce n’è per tutti a prescindere dal livello di fitness.

Hyrox World Series – Perchè si e perchè no

Iniziamo col dire che appena si entra nel Padiglione del MiCo si ha la sensazione di essere parte di un evento importante, ben “vestito” e dall’aria internazionale. Tantissime le persone straniere venute appositamente a Milano per sfidare Hyrox così come sono tante le persone che assistono al proprio amico o parente invogliate anche dall’ingresso totalmente gratuito che permette di avere un buon afflusso di persone a vantaggio anche degli sponsor che all’interno hanno allestito i propri stand.

Tanti anche i personaggi noti che hanno partecipato alla manifestazione.

Ecco i punti di forza di Hyrox:

  • Il Format è semplice, ripetibile ovunque nel mondo e dura poco. In circa 1:30 h mediamente hai fatto tutto e sei libero di assistere agli altri gareggiare o di farti un giro per riposarti e rilassarti. Questo è un grande vantaggio per l’organizzazione che può condensare tutto in un giorno di gara garantendo a tutti (e tanti) di divertirsi in un tempo limitato. Potenzialmente è anche televisivamente appealing qualora si volesse portare il format su qualche schermo importante.
  • E’ facile e non ha elementi tecnici particolarmente impegnativi. Questo non vuol dire che non è impegnativo concludere una Hyrox, ma significa che non essendoci skill particolarmente tecniche da apprendere o imparare tutti possono provare a cimentarsi in Hyrox. L’elemento più tecnico probabilmente sono i wall balls finali. Gli altri bene o male, ognuno col suo stile e col suo passo, non sono elementi particolarmente difficili al netto dei pesi da spostare e dell’effort richiesto. Avere skill mediamente facili e uguali per tutti permette di avere un bacino d’utenza enormemente più ampio rispetto ad altre gare di fitness come ad esempio il CrossFit® che richiede di padroneggiare movimenti di sollevamento olimpico ed esercizi di ginnastica anche avanzata che non si improvvisano o si imparano in poco tempo.
  • L’ingresso gratuito per assistere amplifica il flusso di persone e curiosi accorsi a vedere Hyrox dal vivo e permette agli sponsor di avere un ampio bacino d’utenza per vendere e promuovere i loro prodotti brandizzati ad hoc per l’evento. 5000 gli spettatori in una giornata e sponsor importanti come Puma, RedBull, Foodspring, Compex.
  • L’ambiente internazionale e gli allestimenti. Molti, moltissimi atleti e persone comuni accorse a Milano per cimentarsi in Hyrox. Ebbene si, Hyrox è molto popolare all’estero ancora più che in Italia. Già 40 gare in 3 Continenti. Lo si vede negli allestimenti, tutti in lingua anglosassone e nel coinvolgimento del pubblico con commento a doppio speaker, uno inglese e uno italiano (Francesco Giardina per l’Italia) . Il marketing è forte e gli allestimenti sono importanti così come è importante il supporto di Infront nell’organizzazione dell’evento, società leader mondiale nel marketing sportivo attiva in 40 paesi del mondo tra atletica, calcio, pallavolo, hockey ecc, che detiene il 51% di capitale in Hyrox.

Ora vediamo alcune cose che ci sono piaciute meno. Sarà una meteora, una moda? Solo il tempo lo dirà.

  • Gli standard di judging non precisi. In Hyrox ci sono delle regole ed esistono degli standard per gli esercizi che gli atleti devono affrontare. Tra tutte le 8 prove, quella appunto più tecnica e che richiede dei punti di performance precisi sono le Wall Balls. Come sappiamo tutti, e come riportato nel regolamento, perchè un wall ball shot sia considerato valido serve uno squat la cui cresta iliaca vada sotto al parallelo e occorre che la palla tocchi il target assegnato. Tanti, troppi WallBalls non eseguiti correttamente soprattutto nella parte di squat. Poche correzioni da parte dei giudici. Nelle altre prove riscontriamo una mancanza di personale che controlli se l’atleta abbia affettivamente concluso i metri sugli ergometri o se i broad jump vengano eseguiti correttamente senza i classici passettini per guadagnare qualche centimetro. Abituati ad assistere a competizioni di CrossFit® o crosstraining dal judging molto severo, ci è sembrato tutto un po’ troppo lasco. Non è detto poi d’altro canto che l’organizzazione abbia effettivo interesse a sfornare “norep” in una competizione che è un po’ una festa soprattutto per chi viene per mettersi alla prova, divertirsi senza troppi paletti.
  • Qualche pecca nell’assistenza verso l’atleta durante la gara. Per far capire cosa intendiamo, riportiamo un esempio che più di una persona ci ha raccontato. Per i Team, ad esempio, è capitato più volte che alla partenza fossero a corto di cavigliere con il chip per registrare i tempi con la conseguenza che alcune squadre hanno gareggiato con un chip solo dovendoselo passare tra un atleta e l’altro nel momento in cui occorreva eseguire un determinato workout degli otto previsti.
  • Il Format è semplice, ripetibile ovunque nel mondo e dura poco. Ma come, non era un punto di forza di Hyrox? Si ma alla lunga potrebbe essere anche un limite, un grande limite. Le prove sono e saranno sempre le stesse, ovunque. Chi vuole migliorarsi lo può fare solo giocando sul tempo e sempre sugli stessi elementi, cosa che alla lunga potrebbe stufare. Chi ha fatto Hyrox una volta o due difficilmente sarà stimolato a rifarla nuovamente sapendo che dovrà sempre affrontare 8 km di corsa e gli stessi identici workout con gli stessi pesi in un campo gara identico; che sia a Milano o a Madrid. La varietà ad esempio del CrossFit® è senza dubbio l’elemento che più ti tiene attaccato a questa disciplina dove si ha la sensazione, ma anche la necessità, di imparare sempre qualcosa e di non essere mai arrivato alla fine del percorso. In Hyrox questo manca e alla lunga potrebbe risentirne.

Avviso a tutti i naviganti: già sentiamo dire “ma è meglio il CrossFit®, ma è più bella la Spartan, ma è più efficiace questo o quello sport”. Non cercate di associare Hyrox a CrossFit® o ad altro!

Chiudiamo poi in bellezza con l’immagine finale di questo Hyrox dove il noto “guro” del fitness italiano Paolo Zotta (uno dei volti ufficiali di Hyrox Milano) ha incitato e personalmente contato le rep all’ultima ragazza che ha eseguito i wall ball di giornata per il suo Team dandogli i suo sostegno e i giusti consigli.

Paolo Zotta, Francesco Giardina

Una bella immagine per una prima edizione milanese in attesa della prossima tappa italiana di Torino il 3 febbraio 2024.

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