Recap di Roma Throwdown 2025. Vincono Marco Lucibello e Vincenzo Granata e Arianna Narcisi e Valerio Proietti tra gli Elite.

Si torna da Roma con molte certezze in più. Una su tutte, che la città eterna sta acquisendo sempre più centralità nel sistema competitivo italiano grazie a persone preparate, organizzatori capaci, volenterosi e una community che non si tira indietro.

Marco Persiani e il suo staff hanno voluto svoltare pagina rispetto al passato, una sorta di anno zero per continuare quel progetto nato e voluto con l’indimenticata Roberta.

Momenti di emozione quando il primo giorno Marco appende la maglietta nella parte più alta del rack a simboleggiare un volo di chi non c’è più ma che osserva tutto dall’alto.

Il 2026 è l’anno di un cambio sostanziale di approccio e format per una competizione che fino a pochi anni fa raccoglieva migliaia di iscritti e che ha avuto un momento di “stallo”.

I 5 punti per la rinascita

L’anno zero di Roma Throwdown è stato positivo, molto positivo, dove tutti si sono divertiti in un clima di festa ma in ugual modo altamente professionale e competitivo.

Gli organizzatori, per la “rinascita” se così la vogliamo chiamare, hanno puntato principalmente su cinque fattori:

  • Cambio di data
  • Cambio di format, tutto a team da 2
  • Accesso diretto al live, senza qualifiche
  • Ritorno del team di Project Judge come comparto giudicante
  • Cambio di location

Per la prima volta quindi Roma Throwdown si inserisce in un periodo autunnale per allontanarsi dal groviglio di eventi primaverili/estivi. Un ottobre romano che ha regalato inoltre ampie giornate di sole.

Non avere qualifiche è servito a rendere la competizione aperta e accessibile a tutti ed è stato il fattore che più ha inciso sull’andamento della gara. Sul floor abbiamo visto atleti che sono venuti veramente per divertirsi complice la presenza delle giostre di Cinecittà World. Atleti alle prime armi e atleti navigati che hanno calcato praticamente 4 campi gara per un totale di 3 giorni, in grande serenità.

Solo in qualche caso sporadico l’adrenalina ha avuto la meglio su qualche singolo atleta ma si sà, la competizione è sempre accesa.

L’eterogeneità degli atleti, dovuta all’accesso diretto al Live, è stata senza dubbio il punto di forza di questa edizione.

Allo stesso tempo, però, ha rappresentato la principale sfida per gli organizzatori, chiamati a creare workout che fossero al contempo impegnativi e accessibili a tutti, proprio in assenza della selezione garantita dalle qualifiche. Sul campo gara abbiamo visto un po’ di tutto con ragazze e ragazzi che principalmente sono venuti per divertirsi.

Workout belli, dicevamo, che hanno soddisfatto gli atleti presenti.

L’OCR, la corsa ad ostacoli, doveva originariamente essere cosa differente ci spiegano, un po’ più lunga e con un tragitto diverso. Alcuni ostacoli in legno, vista anche la foga in gara, hanno lasciato qualche piccolo incidente di percorso ed escoriazioni.

Modifiche logistiche degli ultimi giorni, esogene dalla volontà degli organizzatori, hanno portato ad una prova di una durata media di 1 minuto e 30″ / 2 minuti, non particolarmente incisiva per le prime posizioni.

Non sono mancati comunque competitor Elite fortissimi che hanno dato spettacolo. Bella la battaglia per il gradino più alto del podio nella categoria principale, Elite MM e Elite MF.

Nella prima, Elite MM, la spunta il Team Tullio e Miguel formato da Vincenzo Granata e Marco Lucibello. Un testa a testa ed un rollercoaster di classifica che è durato fino alla finale con il Tema Blor di Roberto De Gennaro (già vincitore dei Bulls Game) e Alessio Lugara.

Da sottolineare che questi ultimi sono stati gli unici nell’impresa di chiudere il WOD 6 tra Elite, Intermediate e Master.

Il Workout 6 è stato quello più discusso nel dietro le quinte per la difficoltà sul Complex di ginnastica richiesto e per i pesi dei DB/KTB. Il Complex di ginnastica prevedeva 4 TTB, 3 CTB e 2 Bar MU per la categoria Elite con un buy in di 100 DU Heavy Rope.

Tutti gli Elite, Intermediate MM e Master MM avevano questa seguenza. Abbiamo visto molti team in difficoltà nella transizione dal Chest to Bar al BMU. Stessa cosa, forse ancora più netta, nella gestione dei pesi sulle Kettlebell e Dumbell.

La doppia Kettelebel da 32 KG e il doppio Dumbbell 30 KG per ELITE MM e Master fino alla Categoria 75 MM ha mietuto vittime. Parecchie vittime, tanto che un solo Team tra Elite, Master e Intermiediate è riuscito nell’impresa di schiacciare il pulsantone dei buzz di Judgerules (Team Blor con Roberto De Gennaro e Alessio Lugara).

Geniale il workout 3 (Gangs of NY) che prevedeva una penalità del 50% sullo score totale qualora gli atleti non fossero riusciti a replicare lo stesso numero di Worm Thrusters da loro effettuati nella prima wave del workout.

Nella categoria Elite MF vince la coppia formata da Valerio Proietti e Arianna Narcisi, la favorita della vigilia. Peccato per il Team Dummies at the Box (Valerio Monaco e Lorenzo Ranalli) da noi sponsorizzato che si è dovuto arrendere ad un un problema all’addome, riacutizzatosi durante la competizione, accorso al povero Lorenzone Ranalli che ha fatto giusto in tempo a stampare in faccia a tutti il record di giornata sul 1RM di Cluster con 123KG (nella sezione Reel di @dummiesatthebox potete rivedere i vari servizi tra cui il video del cluster).

Qui le classifiche di tutte le altre categorie

Tra i fattori detti all’inizio su cui l’organizzazione ha puntato, non possiamo non menzionare il ritorno di PJ come comparto giudicante con una squadra monstre di giudici che hanno assicurato tempistiche precise e uniformità di judging e, una delle grandi protagoniste: la Location.

Quest’ultima molto bella, specie il Teatro 1. Struttura enorme con luci colorate e atmosfera da gara di altissimo livello con 14 lane ampie e lunghissime il tutto by Blor.

Confidiamo che il prossimo anno si ritorni al Teatro 1, qualora si riconfermi ovviamente Cinecittà World, cercando di personalizzarlo ancora di più ma già così faceva veramente effetto. Area warm up e relax enormi.

Qualcuno ha rimarcato la lontananza tra Campo Gara principale e zona riscaldamento. Vero, anche se chi è stato per esempio ai CrossFit Games a Madison può testimoniare che le distanze tra le due aree sono ben più ampie e il tragitto che gli atleti hanno fatto a Roma TD non è superiore a quello che facevano a Madison.

Alcune perplessità sono state espresse sul volume della musica che in alcuni casi portava a non sentire il giudice: ci può stare ma in ugual modo abbiamo assistito ad altri contesti ben più rumorosi. Personalmente chi scrive ha ancora nelle orecchie la musica a palla e le urla assordanti dei 15.000 del Coliseum, dei 10.000 delle Semifinals di Berlino o Lione; e vi assicuro che lì non si senteìiva davvero nulla di nulla in certi momenti.

Ottima la mossa di far accedere il pubblico ad un prezzo scontato di 11 euro al giorno (escluso il parcheggio ma comunque quasi simbolico visto i prezzi medi di ingresso ai Parchi Giochi). Biglietto che permetteva di usufruire di tutte le attrazioni del Parco oltre che di godere lo spettacolo di gara.

Tra l’altro leggende metropolitane e discorsi da macchinetta del caffè vedono un Valerio Proietti sulle giostre giusto prima di un workout (sicuro che non sia stato l’unico).

Meno leggende e più vere le immagini di Luca Morassutto e Alessandro Caccia che in una pausa tra un wod e l’altro vengono immortalati così… Neanche l’Intelligenza Artificiale più evoluta avrebbe potuto creare una immagine più esilarante e probabilmente qualcuno crederà che effettivamente non siano loro nella foto.

Manteniamo la ragione del dubbio….

Sull’ingresso a pagamento qualcuno tramite altri canali si era lamentato, sicuramente si sarà ricreduto.

E si saranno ricreduti tutti gli scettici degli ultimi anni vedendo questa edizione di Roma Throwdown che suggella Roma come Capitale del Functional training competitivo.

Tutti gli approfondimenti, le chiacchiere con ospiti fuori e dentro i campi gara e le interviste agli atleti le trovate nella nostra pagina Instagram @dummiesatthebox

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CrossFit lover over years with hystorical passion for sports, analysis and journalism.
Training early morning, working class for an Investment Banking daily, writing something on the blog late.
Founder of Dummies at the Box italian crossfit blog

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