Analisi – Sono troppo pochi 60 slot per gli atleti europei?

Come molti avranno notato, da sempre gli slot di accesso alle fasi finali dei CrossFit® Games per il continente Europeo sono in numero ridotto rispetto al Nord America (Canada e USA).

Anche per un fatto storico di questo sport e per la massa di utenza, gli atleti nord americani hanno a disposizione circa il doppio dei posti rispetto agli europei per accedere alle fasi successive ed ai CrossFit Games® stessi. Con gli anni le nazioni europee si sono dimostrate sempre più partecipative e competitive portando sempre più atleti preparati di gran livello alle competizioni che contano e l’Italia ne è una dimostrazione.

Questo trend è frutto anche di una costante crescita del movimento nel nostro continente; basti pensare che il nostro Paese ha uno dei più alti tassi di presenza di box affiliati per numero di abitanti al Mondo.

Ora, vedendo il regolamento dei Quarterfinals, balza all’occhio che sono 60 gli atleti che hanno staccato il biglietto per i live di Giugno contro un numero doppio (120) dei colleghi americani. E così sarà anche per la fase finale di accesso ai Games.

Ha ancora senso questo divario? Si potrebbe pensare di ridurlo?

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QUALCHE EVIDENZA SUI RISULTATI CAT. INDIVIDUALS

Per capire se una rimodulazione al rialzo dei posti avrebbe senso e di quanto, andiamo prima di tutto ad analizzare qualche dato a campione per farci un’idea, tenendo conto che:

  • gli atleti dal 60° posto in poi in EU sono OUT
  • gli atleti dal 120° posto in poi in CAN/US sono OUT

Proviamo prima di tutto ad analizzare gli score del primo degli esclusi Europeo, lo svizzero Jonas Mueller (61 esimo) cercando di capire qualora avesse gareggiato assieme agli atleti Americani se sarebbe riuscito ad entrare alle Semifinals o meno.

I suoi risultati sono i seguenti:

7th (6:55)20th (7:54)70th (14:21)349th (896 lbs)217th (3:35)

Riportando i medesimi sulla classifica North American, la situazione sarebbe:

21th (6:55)35th (7:54)84th (14:21)924th (896 lbs)377th (3:35)

Jonas Mueller, in sostanza, si sarebbe posizionato al 137 esimo, ancora appena sotto il cut minimo per passare alle Semifinals.

Vediamo ora ad esempio gli score registrati sui 5 work out da Niccolò Colli (65 esimo overall EU) che purtroppo non è riuscito a rientrare nelle Semifinals di Giugno per soli 5 posti!!

268th (9:59)2nd (6:59)1st (13:12)354th (894 lbs)73rd (3:07)

Ecco l’omologo americano Spencer Arey piazzatosi al medesimo posto, cioè 65 esimo overall North EU:

74th (7:45)16th (7:34)27th (13:51)541st (935 lbs)144th (3:09)

Nel primo workout Spencer Arey, avesse gareggiato nella classifica EU, sarebbe arrivato 41 esimo e non 74esimo. Nel secondo 14 esimo, nel terzo wod 30esimo, nel quarto 215esimo e nell’ultimo 83esimo.

Riportiamo sotto il dettaglio. In grassetto i piazzamenti omologhi traslati su classifica EU di Spencer Arey:

74th /41st (7:45)16th / 14st (7:34)27th / 30th (13:51)541st / 215th (935 lbs)144th / 83th (3:09)

Assegnando i punteggi relativi, Spencer Arey avrebbe totalizzato 383 punti per una posizione generale equivalente al 19° posto, appena sotto il nostro Enrico Zenoni, 46 posti di differenza.

Ora scendiamo ancora un po’ in classifica e analizziamo gli score di Stefano Migliorini, 97°EU. Avesse avuto passaporto americano, a che posizione sarebbe attualmente?

96th 173th (8:40)46th / 67th (8:20)40th / 43th (14:02)400th / 1195th (882 lbs)327th / 567th (3:52)

In questo caso, il Miglio nella classifica americana sarebbe 215esimo overall, 118 posti ancora più sotto.

UNO SGUARDO ALLA CLASSIFICA FEMMINILE

Al top della classifica Gabriela Migala, la numero uno europea, sarebbe stata comunque davanti anche a Mallory O’Brian confermandosi al primo posto anche in North America.

Al terzo posto, Sara Sigmundottir avrebbe acquisito 87 punti invece di 73 conquistando comunque il 3 posto anche nella classifica North American.

Vediamo invece la nostra prima grande esclusa su una classifica teorica americana: Valentina Magalotti arrivata 62 esima e per soli 7 punti fuori dalle Semifinali. 7 punti significa potenzialmente riuscire a chiudere l’ultimo workout a 6:05. Quattro maledetti secondi.

58th / 72th (7:40)89th / 125th (11:03)61st / 43th (16:26)99th / 305th (605 lbs)217th / 498th (6:09)
In grassetto i teorici piazzamenti su classifica US di Valentina Magalotti

Con un totale speculare di 1043 punti, con le colleghe nord americane sarebbe arrivata 113esima, clamorosamente dentro in questo caso!

Interessanti gli score di Marta Ricottini che è rientrata nelle prime sessanta atlete che andranno alla successiva fase con una 52 esima posizione. Questi i suoi dati:

141st / 202nd (8:59)101st / 141st (11:16)26th / 15th (15:35)117th / 351st (598 lbs)67th /142nd (4:29)
In grassetto i teorici piazzamenti su classifica US di Marta Ricottini

Con questi punteggi, Marta sarebbe in ogni caso rientrata comunque alle Semifinals con un 91° posto su 120 disponibili, in coerenza con il relativo 52 esimo reale su classifica europea.

CONCLUSIONI

  • Da questi dati, che non rappresentano assolutamente la totalità ma solo un campione statistico, si potrebbe dire che i tempi non sono ancora totalmente maturi per allineare tout court il numero di slot disponibili per la categoria EU individuals a quelli disponibili per gli americani (120 North America = 120 EU) anche se una leggera rivisitazione in rialzo sarebbe auspicabile.
  • Sulle prime posizioni (es. Migala e Sigmundottir), non appare praticamente nessun divario tra gli score totali degli atleti EU vs US ma più scendiamo in classifica e più la forchetta inizia ad essere più ampia. I dati sembrerebbero dimostrare che il livello di un atleta arrivato, ad esempio, al 60 esimo posto EU non equivale al livello del 60esimo US e così via.
  • Dove generalmente si è ravvisato il maggiore divario è nel Workout 4 (massimale di Clean – Panca – Overhead Squat), questo a significare che i livelli di pura forza tra gli atleti sono ancora piuttosto differenti. In sostanza, la gestione di carichi alti ha fatto da sparti acque per gli atleti americani, mediamente in grado di lavorare con maggiori chili rispetto a noi.

Sono stati 193 gli atleti Americani che il WOD 4 lo hanno completato sopra le 1000 libbre contro i 63 del Vecchio Continente.

  • Bastano anche 11 secondi di differenza su un totale di 5 wod per essere dentro o fuori dalla competizione

Ovviamente questa analisi si basa di fatto su un driver unico di valutazione, cioè gli score caricati con calcoli di atleti presi puramente a campione. Sicuramente una rimodulazione al rialzo è auspicabile quanto prima e ampiamente raggiungibile in base ai dati in crescita; crescita come i risultati che gli atleti italiani stanno portando a casa.

Sentiamo spesso dire, da chi ne sa di CrossFit®: “ehh ma gli americani fanno un altro sport…” Vero o Falso?

Quali altri fattori occorrerebbe prendere in considerazione per un’analisi più completa?

E’ giusto aumentare gli slot per l’Europa, e se si, quanti?

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