Analizziamo la prestazione ed il pacing di Elisa e Sara sul Linda con PaceBoost

Nel mondo del CrossFit®, l’analisi dei dati di performance sta prendendo sempre più piede. 

Mentre altri sport professionistici si avvalgono da tempo di sofisticati sistemi di analisi, solo adesso il CrossFit® sta iniziando a comprendere l’importanza dei dati per migliorare le performance degli atleti. In questo articolo, esploreremo l’applicazione dei dati di performance nel contesto del workout Linda, confrontando:

  • Elisa Fuliano
  • Sara Sigmundsdottir, utilizzando l’innovativa piattaforma PaceBoost.

Cos’è PaceBoost?

Come in ogni sport americano, anche nel CrossFit® analizzare i dati è fondamentale. Per farlo, Dummies at the Box, che si ripropone sempre di dare voce a tutto ciò che permetta a questa disciplina di crescere, si è rivolta alla piattaforma PaceBoost e al suo fondatore Niccolò Rotoni.

Abbiamo sfruttato il fatto di essere fisicamente presenti a Berlino per riprendere tutto il workout LINDA eseguito da Elisa Fuliano e da Sara Sigmundottir e fornirlo a PaceBoost che ha analizzato il pacing, la strategia e quindi la conduzione del wod.

Articolo in collaborazione con PaceBoost

PaceBoost è uno strumento di analisi che nasce con lo scopo di aiutare gli atleti a qualificarsi alle gare e, una volta qualificati, per testare i workout di gara. Pone quindi l’attenzione sulla gestione dei workout, analizzando la performance dell’atleta e fornendo una strategia personalizzata, stabilendo il giusto pacing per migliorare il proprio score. 

Quante volte abbiamo interpretato male un workout o anche visto atleti top approcciare gli eventi dei Games spingendo sull’acceleratore per poi rallentare di molto alla fine: l’obiettivo di PaceBoost è quello di aiutare l’atleta a ottimizzare il suo passo nel workout.

Cos’è il workout Linda?

Il terzo workout dei Semifinal, chiamato Linda, è un test molto impegnativo, che mette alla prova la resistenza e la forza degli atleti. Consiste nel completare 10 ripetizioni di deadlift (99.5 kg donna, 133.5 kg uomo), 10 di dumbbell bench press (27 kg, 41 kg) e 10 di squat clean (47.5 kg, 65.5 kg), riducendo il numero di ripetizioni di una unità a ogni round successivo, fino ad arrivare a 1.

È importante sottolineare che gli atleti europei hanno avuto a disposizione 23 giorni per prepararlo, dal 9 maggio al 3 giugno, giorno in cui si è svolto. Ci si aspetta quindi che tutti avessero una strategia chiara ed efficace in testa.

I workout con un format a ripetizioni variabili, in questo caso decrescenti, sono tra i più difficili da gestire e spesso non vengono approcciati nel modo corretto. Soprattutto in gara, si tende ad avere troppa foga nelle prime rep influenzando negativamente lo score finale.

Abbiamo scelto questo wod, quindi,  perché si presta bene a un’analisi di pacing e a essere oggetto di strategie da parte di chi lo deve performare.

Analisi dei dati

Breve premessa: il nostro intento non è quello di sminuire o criticare il lavoro incredibile che svolge ogni atleta di quel livello, né meno che mai di sostituirsi al coach; piuttosto l’obiettivo è supportare entrambi con dei dati che consentano di massimizzare e ottenere ancora di più dalla propria performance, utilizzando gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione.

Grazie a più di 280 parametri raccolti da PaceBoost nel proprio algoritmo, abbiamo potuto esaminare i tempi di completamento di ogni round, gli intertempi per esercizio e le strategie adottate da entrambe le atlete. Questa analisi ci permette di ottenere una visione più approfondita delle scelte tattiche e delle abilità delle due atlete durante il workout, ed eventualmente di far emergere eventuali margini di miglioramento.

WORKOUT SARA SIGMUNDSOTTIR

WORKOUT ELISA FULIANO

Cominciamo col dire che Elisa Fuliano ha completato Linda in 15’40’’ ottenendo la ventunesima posizione, mentre Sara Sigmundsdottir ha chiuso in 14’28’’ conquistando la tredicesima posizione. 

Per tutte le atlete il collo di bottiglia è stato rappresentato dal dumbbell bench press che ha messo a dura prova la resistenza muscolare. Per quanto riguarda gli altri 2 esercizi, il deadlift e lo squat clean, si trattava sicuramente di esercizi più gestibili e su cui era molto più difficile fare la differenza, visto che il livello era pari fra le atlete.

Idealmente in workout come Linda, che rispetta uno schema decrescente di ripetizioni, i tempi per ogni round dovrebbero decrescere in maniera proporzionale. Tuttavia l’analisi ha dimostrato che nel primo round (che include il 18% delle rep totali) le due atlete sono andate troppo veloci con l’atleta italiana che ha chiuso in 1’57’’ e l’islandese in 1’47’’.

Come facciamo a capire che sono andate troppo veloci? Dai tempi dei 3 round successivi!

Infatti Fuliano ha completato i round 9-8-7 rispettivamente in 2’12’’,  2’13’’ e 2’13’’; mentre Sigmundsdottir in 1’57’’, 2’05’’ e 2’04’’. Notiamo come entrambe le atlete abbiano aumentato o mantenuto i tempi per round, nonostante le ripetizioni diminuissero: sappiamo tutti che nel CrossFit® every second counts.

La strategia elaborata da PaceBoost avrebbe fatto sì che i tempi di ogni round rispettassero lo schema decrescente del workout, permettendo all’atleta di accelerare negli ultimi round e ottenere un tempo migliore, variando in positivo la classifica generale.

Il ruolo di PaceBoost, oltre a quello di analizzare il workout effettuato, include anche il fornire una strategia di re-test personalizzata e basata sul primo tentativo, offrendo all’atleta lo schema dei tempi che deve rispettare per ogni esercizio e round, affinché migliori il proprio score.

  • Approfondendo, occorre dare una nota di merito al lavoro di Elisa e di coach Teo di Demantur Program. Nonostante le piccole imprecisioni sopracitate, l’atleta ha dimostrato di sapere cosa fare, spezzando le ripetizioni in modo preciso e con criterio fino al round dei 4, momento in cui l’atleta ha iniziato a svolgere tutte le ripetizioni unbroken. In tutto il workout Elisa non ha ricevuto no-rep dai giudici, ulteriore segno di maturità e di pulizia tecnica.
  • Non si può dire certo lo stesso della veterana islandese che invece ha dimostrato di non avere una strategia, svolgendo il workout in maniera confusa, spesso andando unbroken e obbligandosi poi a transizioni molto lunghe, accumulando inoltre molte no rep (non tutte individuate dai giudici, per sua fortuna) che le hanno permesso di ottenere sì un piazzamento migliore rispetto a Fuliano, ma decisamente al di sotto delle proprie potenzialità.

So What?

In generale da questa analisi possiamo tirar fuori alcune osservazioni:

  • le due atlete sono state imprecise nella gestione dei tempi dei primi round
  • ottenere uno score migliore di altri atleti non vuol dire necessariamente aver effettuato un buon workout
  • sapere cosa fare a priori fa tutta la differenza del mondo

In conclusione, possiamo affermare con certezza che l’analisi dei dati nel CrossFit® offre una serie di opportunità di miglioramento interessanti. Attraverso l’utilizzo di strumenti come PaceBoost, gli atleti possono ottenere una migliore comprensione delle proprie performance e delle strategie che possono adottare per migliorare, e i coach hanno un valido supporto per definire le strategie. Questi dati possono essere utilizzati per identificare punti di forza e di debolezza, pianificare strumenti di allenamento personalizzati e ottimizzare le performance.

Come detto all’inizio, l’analisi dei dati di performance nel CrossFit® sta diventando sempre più rilevante e PaceBoost è all’avanguardia di questa rivoluzione. Attraverso l’analisi del workout di Linda e le performance di Elisa Fuliano e Sara Sigmundsdottir, abbiamo iniziato a scoprire il potenziale dei dati nel migliorare le prestazioni degli atleti di CrossFit. Questo è solo l’inizio di un percorso che ci porterà a scoprire nuovi modi per utilizzare i dati di performance nel CrossFit® e migliorare l’esperienza di ogni atleta.

Se sei un atleta di CrossFit® o di Fitness competitivo (Functional Fitness) e desideri sfruttare al massimo il tuo potenziale aumentando le probabilità di qualificazione o per preparare i workout di gara, o sei un coach che vuole conoscere sempre meglio i propri atleti, ti invitiamo a scoprire come PaceBoost può aiutarti.

Visita il sito web (Link qui), scopri come funziona e diventa un PaceBooster!


Contenuto in collaborazione con Niccolò Rotoni, Founder di PaceBoost

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *