Il concetto su cui si fonda il CrossFit è la costante ricerca, attraverso un percorso, della performance fisico/sportiva intesa come progressione dello stato di forma e di salute generale di un individuo.

Nel momento in cui inizi a fare un’attività ad alta intensità ti sembrerà di morire e di aver attivato muscoli misteriosi, viatico necessario per incominciare il tuo percorso verso una forma fisica migliore. In realtà hai solo svegliato in modo brusco tutta una serie di articolazioni e muscoli probabilmente ancora sconosciuti. Dopodiché servirà una settimana di recupero per tornare ad allenarti; questo almeno è quello che è successo a me per i primi tempi in cui ho iniziato con allenamenti funzionali e CrossFit.

Passato questo momento si iniziano ad aumentare progressivamente le sessioni e ad allenarsi con i più bravi confrontandosi inevitabilmente anche con loro. E’ questo il momento in cui si inizia veramente ad avere la consapevolezza di quanto si è scarsi, comprendendo nella parola “scarso” tutta una serie di fattori che si sostanziano in una tecnica scadente, in una mancanza di forza e in un deficit di energia e fiato dopo due esecuzioni di thruster e un paio di metri al vogatore. Prima non lo capisci, non lo potevi capire.

Il CrossFit però, rispetto ad altri sport, ha il vantaggio che porta risultati fisici in un periodo relativamente breve ma ti mette subito a nudo dal punto di vista delle performance. Mi spiego con un esempio: per arrivare a competere a livello agonistico e poter prendere anche solo parte ad una gara amatoriale, in altri sport potrebbe essere sufficiente 1 anno di buon allenamento con discreta costanza. Ipotizziamo di iniziare a giocare calcio o basket 3 volte la settimana: è probabile che dopo non molto tempo sarai convocato per qualche partita semi agonistica della tua squadra di quartiere.

Gareggiare viceversa nel CrossFit per noi dummies è veramente più complicato. Non è sufficiente minimamente allenarsi qualche mese per 3 volte la settimana e sfondarsi comunque di cibo a casaccio. La competizione si gioca su un livello di preparazione fisica totalmente differente rispetto ad altri sport e arrivare ad uno stato di forma tale per cui sia possibile gareggiare è molto ma molto più difficile e complesso rispetto a molti classici sport.

Sentirsi quindi apparentemente scarsi nel CrossFit potrebbe rappresentare la normalità e i WOD  metteranno in luce i propri limiti, sempre. Anche dopo tanti anni di allenamento all’interno del tuo box.

La mente umana in questi contesti, se cerca il confronto, lo trova sempre con quelli più bravi e più forti. Molto bene vien da dire, ma l’importante è considerare questi soggetti come un target a cui arrivare e non un benchmark da cui partire.

Perché alla fine:

ci sarà sempre qualcuno più bravo di te in qualsiasi box

ci sarà sempre qualcuno più veloce di te in qualsiasi box

ci sarà sempre qualcuno più forte di te in qualsiasi box

ci sarà sempre qualcuno più bello di te in qualsiasi box!

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